Verso la fine del 1934, il cav. Francesco Moscheni decise di far erigere a proprie spese un “grandioso fabbricato” da adibire a sede dell’Opera Nazionale Balilla e di opere assistenziali. Del progetto fu incaricato lo studio dell’ing. Luigi Bergonzo di Bergamo. I lavori presero avvio nel giugno 1935 e l’inaugurazione avvenne il 17 maggio 1936. Il complesso era stato progettato per ospitare, in epoca fascista, la Gioventù Italiana del Littorio e pertanto prevedeva spazi per il teatro, il cinema e le adunanze, oltre a locali per l’assistenza. Successivamente prevalse l’uso esclusivo a sala per rappresentazioni cinematografiche e teatrali. Dopo anni di abbandono, nel 2005 venne affidato a Gritti Architetti un piano di intervento volto a riconfigurare il centro civico di Nembro. Il Modernissimo è stato così recuperato come spazio pubblico adattabile a eventi teatrali, musicali e cinematografici.
Il complesso risale al 1459, quando il conte Gaspare Vimercati donò un appezzamento di terreno ai frati domenicani di Sant’Eustorgio. Il convento, devastato dai bombardamenti del 1943, si articolava attorno a tre chiostri.
Con i suoi 274 posti, per concerti, spettacoli e conferenze, nel foyer dell’auditorium è presente “Gherim Gusto Solidale Bottega e Caffè”, bottega e bar specializzati nell’offerta di prodotti del Commercio Equo e Solidale.